Avevo voglia di scrivere un post speciale come quelli che l'amica Raffaella e l'amico Francesco riescono a trasmettere nei loro rispettivi blog "The Coloured Sauce" e "Cucina Mikami", ma cosa scrivere di cucina e alimentazione senza cadere nel banale copia/incolla, perdersi tra la "prova del cuoco" e "cotto e mangiato", districarsi tra i vari chef pluristellati e scottanti talent show? Navigando in rete per serate intere non disseto la mia ricerca di notizia eco-sostenibile e non trovo nulla che mi trasmetta una vera e autentica emozione! Ma è proprio vero che quando le cose devono accadere, succedono e basta, ed è così che ho trovato l'argomento del mio post molto più vicino di quanto me lo potessi mai immaginare: sul lago di Misurina (BL).
Il protagonista del post è Roberto, lui si definisce uno che "fa felice la gente ma non sono un prete" e io trovo che sia un fottutissimo genio della comunicazione: 1900 followers su Twitter, oltre 800 fans su facebook, Domenica pomeriggio ha pubblicato questa foto qui sotto (31 like e 14 commenti) con la consueta abitudine di aggiornare gli status sui tempi d'attesa. Ma per cosa aspetta 20 minuti la gente? Per prendere?....per assaggiare?....per gustare?....il SUO gelato!
Roberto Gelato infatti è la sua gelateria ad Utrecht in Olanda dove vive 7 mesi all'anno mentre gli altri 5 torna in Cadore tra le sue montagne.
Ed è stato proprio durante una domenica di Febbraio che con temperature polari che hanno raggiunto i meno 20 gradi, come un surfista aspetta l'onda perfetta per cavalcarla una volta nella vita, Roberto ha pensato bene di coronare il sogno di ogni gelatiere: fare il gelato a IMPATTO ZERO, senza l'utilizzo di macchinari e di refrigerazione forzata.
L'atmosfera del lago di Misurina ghiacciato, il sole che illumina e fa splendere questa distesa bianca ed incontaminata, 1600 mt sul livello del mare, aria rarefatta e mani che si congelano solo all'idea di uscire dai guanti: una padella, un mestolo, una frusta, una ricetta del sorbetto alla fragola compongono una gelateria mininal, 18 minuti di lavorazione a - 20° e il risultato è stato un ottimo sorbetto alla fragola fatto secondo la tradizione italiana.
Considerato che la primavera sta bussando alle porte, sarà impossibile per me quest'inverno assaggiare il suo sorbetto a impatto zero, ma per tutti noi golosi e felici, non ci resta che andare a trovarlo a Utrecht per vedere quale altra fantasmogorica idea ha tirato fuori dal suo cilindro creativo e ma soprattutto per assaggiare le sue creazioni gelate!
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